#genovaciclabile: intervista a Sara Cavallo, volontaria del Branch Liguria

Autore: Angelo Leva   | 19 July 2021

Sara Cavallo membro del team Liguria e project manager degli eventi online a pranzo per il mese di luglio, sarà la padrona di casa dell'evento del 22 luglio "#genovaciclabile: dal sogno alla realtà. Intervista a una changemaker" e condurrà un'intervista ad Alessandra Repetto. Ci interessa conoscere l'evento dalle parole di Sara perché per una volta vogliamo conoscere la struttura che sorregge un bell’edificio, vogliamo conoscere l’idea che è stata alla base di un evento bello e interessante.

1. Chi sei Sara e come mai ti trovi ingaggiata come volontaria nel Branch Liguria?
Bella domanda! Direi che la risposta più realistica che posso dare è questa: "una, nessuna e centomila".

Amo le lingue (sono state la mia prima passione), poi mi sono appassionata alla matematica e infine alla sociologia.

Sono una persona intellettualmente curiosa, mi piace imparare e mettermi in gioco.

Lavoro nell'industria come amministratrice di sistemi informatici e project manager.

Mi trovo ingaggiata nel Branch Liguria perché alcuni anni fa, dopo diverse esperienze lavorative progettuali, ho deciso di preparare e sostenere l'esame per la certificazione PMP.

Dopo aver superato l'esame, ho conosciuto l'allora direttore e gli altri volontari del Branch Liguria: mi sono sentita accolta in un ambiente amichevole e cordiale, ho trovato persone che apprezzo sia dal punto di vista professionale, sia da quello umano.

Insomma, fare volontariato nel PMI mi è sembrato un buon investimento di tempo ed energie.

2. Hai progettato e stai conducendo i "pranzi" di luglio. Cosa ti ha ispirato nel concepire il progetto?
Nel concepire questo "pranzo" sono stata ispirata dal desiderio di condividere un esempio di "progetto" sociale positivo e costruttivo.

#genovaciclabile parte dalle persone e rappresenta, dal mio punto di vista, un esperimento di cittadinanza attiva.

Oltre alle parole e alle idee, ci sono fatti, che sono avvenuti e avvengono, grazie all'impegno per la comunità di diversi protagonisti (istituzioni, associazioni, cittadini) che riescono a fare rete e a collaborare per il bene comune.

Light skinned hand moving a letter to change Chance to Change
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3. Perché ti interessa il "change", il cambiamento delle organizzazioni e nei progetti?
Perché ritengo che il cambiamento sia una importante costante nell'esistenza: credo sia il motore nella vita professionale, come nella vita privata.

Allora penso convenga imparare a riconoscere il cambiamento e, se possibile, cavalcarlo attivamente, piuttosto che subirlo in maniera passiva.

Infatti, attuare il cambiamento ci consente di diventare artefici del destino nostro, e magari co-artefici del destino anche di altre persone.

4. Quale è la tua aspettativa dall'intervista di Alessandra Repetto? Cosa speri che venga fuori come messaggio e contributo forte e utile dall'intervista?
La mia aspettativa principale è far conoscere e condividere il progetto di #genovaciclabile.

Semplicemente, dimostrare con i fatti questa ipotesi: "Guarda cosa succede, se crediamo veramente nei nostri sogni e cerchiamo di realizzarli insieme con altre persone".

Il messaggio e contributo forte e utile dell'intervista vorrebbe essere proporre qualche piccolo spunto di riflessione per muoverci in modo più consapevole e responsabile.

Dalla consapevolezza, poi, auspicabilmente possono nascere buone abitudini, che a loro volta possono fare la differenza e progressivamente cambiare (in meglio) la realtà.

Infatti, sono convinta che ognuno di noi, nel proprio piccolo, può impegnarsi per rendere più vivibili le nostre città, ovvero fare qualcosa praticamente per l'ambiente e la sicurezza.

Piccole azioni quotidiane - fatte da tante persone - possono avere grande impatto.

Person standing against a wall next to a bicycle
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5. Chi è Alessandra Repetto e come mai hai scelto lei?t
Alessandra è una mia collega, ci siamo conosciute in ufficio: è una professionista molto capace e impegnata.

Per quanto riguarda la sua formazione, dopo gli studi classici, si è laureata in fisica e successivamente ha conseguito il dottorato in fisica teorica.

Ho scelto Alessandra perché è una persona autentica, che cerca di vivere concretamente i valori e gli ideali in cui crede.

E' lei che ha sognato #genovaciclabile e, con grande entusiasmo, coraggio e impegno, sta realizzando - grazie all'aiuto di molte altre persone - il suo sogno di rendere Genova una città più vivibile per tutti.

Per questo motivo, mi piace definirla una "changemaker".