Sono nato il 23 Luglio 1967, ad Isernia, nel Molise che “non esiste”, ma già dall’età di tre mesi mi ritenevano troppo attivo e quindi mi hanno trasferito a Milano.
Sono cresciuto professionalmente in IBM, dove ho iniziato la mia carriera di Project Manager nel 2000.
Certificato PMP nel 2004, ho gestito progetti in diversi ambiti, sia interni che presso clienti.
Il 2008 è stato per me un anno di veri e profondi cambiamenti. Con una giusta dose di sofferenza sono riuscito a “tagliare” quelli che ormai si stavano trasformando in rami secchi della mia storia. Lascio IBM per Dimension Data, modifico radicalmente la mia vita privata e lascio la società sportiva con cui collaboravo, iniziando a fare sport per me stesso.
In Dimension Data proseguo la mia professione di Project Manager fino ad entrare in un team Europeo, per cui ho gestito progetti multi-country che mi hanno portato a viaggiare e a conoscere realtà lavorative internazionali che si sono rivelate di grande aiuto anche per la mia crescita personale.
L’acquisizione da parte di NTT nel 2019 comporta una ristrutturazione a livello globale che vede coinvolto anche il mio ruolo. Appena due settimane prima del primo lockdown Covid, mi ritrovo senza lavoro. Sarà grazie al network di conoscenze, a quanto (probabilmente!) seminato negli anni e alla mentalità da triatleta ormai acquisita che dopo solo sei mesi inizio la mia attività da freelance che continua tuttorGioa con grande soddisfazione.
Sport e movimento sono sempre state delle mie passioni. A nove anni, io e il mio migliore amico, fummo scartati ad un provino di calcio, ma non ci demmo per vinti. In poco tempo organizzammo una squadra del quartiere che portammo quasi ad iscriversi al campionato degli oratori, solo per la mancanza di un minimo supporto degli adulti, non riuscimmo nell’intento, ma con quella squadra ci divertimmo come matti per anni.
Verso i 20 anni fu un’altra casualità a farmi entrare nel mondo del futsal. In un centro sportivo mi imbatto in un cartello che promuoveva un torneo di calcio a 5. Contatto i miei amici di sempre, mettiamo su una squadra, c’è un ultimo posto disponibile. Ci iscriviamo, ma non abbiamo tempo di comprarci una divisa adeguata e giochiamo con le magliette intime bianche con i numeri che si staccavano, veramente tristi e brutti a vedersi, ma su sedici squadre arriviamo in finale. L’anno dopo la squadra si iscrive al campionato FIGC. Entro nell’ambiente federale come allenatore, mi affidano la selezione della Lombardia per sei anni, provo quasi l’idea di poter trasformale la passione in lavoro. Alleno fino alla serie B nazionale. È in quel periodo che le passioni di sport e project management convergono, con un amico sviluppiamo nel 2010 uno dei primi sw di tracking delle prestazioni sportive nel futsal. Il prodotto viene messo in vendita on-line, iniziamo a vendere e veniamo anche chiamati dalla federazione come società di “misurazione”, per due edizioni delle “Final eight” di Coppa Italia di serie A. Poi un certo Steve Jobs si inventa iPhone e iPad e siamo costretti e riconvertire tutto il sw. Troppi costi e il progetto si arena (sob!).
Inizio a collaborare con una società di calcio, come direttore sportivo. In tre anni, approcciando tutte le aree come un progetto, triplichiamo gli iscritti e raddoppiamo le squadre dalle categorie minori fino all’agonistica.
Nel 2013 lascio tutto per dedicarmi alla famiglia e ai due figli che ho avuto la fortuna di avere pochi anni prima. Inizio ad allenarmi per un vecchio sogno, completare un IRONMAN di triathlon. Sono anni di allenamenti intensi, quasi tutti i giorni. Faccio le prime gare sprint, la prima vado letteralmente in panico nuotando in quel “ramo del lago”, in una sorta di tonnara con atri 150 atleti, esco molto deluso. Ci riprovo l’anno dopo, riuscendoci. Seguono altre gare di preparazione e a 52 anni, riesco a raggiungere l’obiettivo completando il 70.3 IROMMAN di Alcudia. E’ la distanza media, non completa, ma sarà una delle esperienze più emozionanti e di crescita della mia esistenza, sotto tutti i punti di vista.
Ora il mio tempo è tutto per la famiglia (certo qualche allenamento qua e là) mia moglie, due figli e un cane che ovviamente non poteva che essere un levriero.
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